I bollettini della guerra 1915-1918
L’artiglieria nemica dal Monte Panarotta in Val Sugana rinnovò il bombardamento su Borgo, ormai deserto, e dalle adiacenze di Cherz in Val Cordevole
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Nell’Alta Rienz l’avversario tentò ancora una volta l’attacco della nostra posizione di Monte Piana, ma fu respinto con gravi perdite.
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Nella conca di Plezzo i nostri assalirono e fugarono drappelli nemici appostati sulle pendici del Monte Rombon e penetrati nei loro ricoveri vi
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Sull’altipiano a nord–ovest di Arsiero l’artiglieria avversaria si accanì invano contro le nostre posizioni del Monte Maronia, le quali restano
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Anche ieri sulle falde del Monte San Michele vennero presi qualche centinaio di fucili austriaci, materiali telefonici e di equipaggiamento.
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Altre forze nemiche tentarono di appiccare l’incendio al bosco sul costone occidentale di Monte Piana valle di Rienz per disturbare le nostre
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Drappelli nemici avvicinatisi di nottetempo ai reticolati delle nostre posizioni di Monte Maronia sull’altipiano a nord–ovest di Arsiero, con l
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Sull’altipiano a nord–ovest di Arsiero l’artiglieria nemica insiste nel bersagliare le nostre posizioni di Monte Maronia, contro le quali fece fuoco
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Sul monte Javorcek alcuni trinceramenti furono espugnati, l’osservatorio e due «blockhouses» fatti saltare, presi 50 prigionieri tra i quali 2
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Nella notte sul 17, dopo intensa preparazione di fuoco, il nemico attaccò le nostre posizioni di Monte Coston a nord–ovest di Arsiero, ma fu respinto
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Nel mattino successivo nostre truppe attaccarono e dispersero forze nemiche a Monte Valpiana nella valle del torrente Maso Brenta. Altro nostro
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Piccoli combattimenti con esito a noi favorevole hanno avuto luogo a Monte Lavanech, in Val di Daone, sul massiccio della Tofana, nel’Alto Cordevole
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Sul Carso, il fuoco aggiustato delle nostre artiglierie snidò truppe austriache dal bosco di Monte Cosich, che furono poi inseguite con efficaci tiri
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Sull’altipiano a nord–ovest di Arsiero la forte posizione di Monte Coston è stata espugnata dalle nostre truppe. Già con abile manovra avvolgente i
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Nella zona fra l’Ortler e il Monte Cevedale, una nostra colonna alpina, partita da Santa Caterina Valfurva, in tre marcie notturne e trasportando al
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Piccoli combattimenti nella giornata del 26 ebbero luogo a Dosso Casina; sulle pendici settentrionali dell’Altissimo Monte Baldo, a Malga Secondo
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Nel tempo stesso nostri riparti di bersaglieri eseguivano una ardita incursione di carattere diverso sulle posizioni austriache di Monte Gradiza e
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Contemporaneamente i bersaglieri occupavano Drizar e la posizione di monte Gradist, ricacciando violenti contrattacchi tentati dall’avversario.
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Quella nemica fu particolarmente intensa contro le nostre posizioni di Monte Civaron in Valle Sugana e sul Cauriol in Valle di Fiemme.
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A sera le truppe, compiuta la propria missione, ritornavano sulla sinistra della Vojussa. Un riparto di bersaglieri lasciato sul Monte Trubes, vi
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Nella zona della Valle Adige respingemmo piccoli attacchi contro le nostre posizioni di Monte Giove e a nord–est di Serravalle.
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In Vallarsa (Adige) la sera del 7, dopo intenso bombardamento, un forte riparto nemico assalì le nostre posizioni fra Monte Spil e Monte Corno
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espugnarono un forte trinceramento in fondo Valle di Leno e, tra Monte Spil e Monte Corno, completarono la conquista delle trincee rimaste al nemico dopo il
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In piccoli scontri sul Lagazuoi (Vallone di Travenanzes), sulle pendici di Cima Bocche, (Valle Travignolo) e sullo Sleme (Monte Nero), ricacciammo l
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Azioni diversive, esplicatesi sopra tutto con intensi e prolungati bombardamenti, furono tentate dall’avversario in più tratti della fronte; su Monte
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irruzioni contro le posizioni nemiche del Rombon, nello Javorcek e nel Vrsic (Monte Nero).
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Piccole azioni di fanterie sulle pendici di Monte Zebio (Altopiano di Asiago) dove respingemmo un tentativo di attacco, e nel Vallone di Travenanzes
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In Valle dell’Astico, all’alba del 23 durante un intenso bombardamento su Monte Cimone lo scoppio di due poderose mine nemiche obbligò i nostri a
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Nell’Alto Cordevole con ardita operazione di sorpresa un nostro reparto conquistò una posizione avanzata verso la Cima di Monte Sief, fugandone i
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Nell’Alto Cordevole i contrattacchi nemici, di crescente violenza contro la posizione da noi conquistata il giorno 23, verso la cima di Monte Sief
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In Valle Astico continuano nostri tiri di interdizione su Monte Cimone.
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Le nostre continuarono i tiri di interdizione sul Monte Cimone, e colpirono colonne di carreggio sulla strada di Alemagna.
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Nell’Alto Cordevole l’avversario rinnovò l’attacco contro la posizione da noi conquistata verso la Cima di Monte Sief.
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Lotta assai vivace sulle pendici nord del Monte San Gabriele e ad oriente di Gorizia dove il nemico, con ripetuti e violenti contrattacchi, tentò
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Nostri aerei hanno efficacemente bombardato il rovescio delle posizioni nemiche di monte San Gabriele.
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A Gabrije (est di monte San Michele) piccoli calibri nemici hanno ripetutamente battuta e colpita una sezione di sanità causando qualche perdita.
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Bainsizza, sulle pendici nord di Monte San Gabriele, e a nord‒ovest di Tivoli (est di Gorizia).
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In Carnia un attacco delle nostre posizioni di monte Granuda e di Cuel Tarond fallì completamente, per quanto eseguito in forze ed accuratamente
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maggiori forze il tentativo di sloggiarci dal monte San Gabriele.
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Dal giogo dello Stelvio al monte Rombon proficua attività dei nostri nuclei esploranti e moderate azioni d’artiglieria.
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Nella regione di Monte Nero il nemico fece brillare una potente mina sotto le nostre posizioni sulle quali concentrò poscia violentissimo fuoco d
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Più a nord, favorito dalla nebbia, il nemico riuscì ad occupare due posti di osservazione sulla cresta Monte Mantello ‒ Punta San Matteo.
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posizioni a sud del Monte Mantello. Vennero arrestate con gravi perdite dalle nostre artiglierie.
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Nella regione di Dosso Casina a nord del monte Altissimo, ripetuti tentativi di attacco nemici fallirono sotto il nostro fuoco: l’avversario subì
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A Monte Corno, in Vallarsa, un tentativo di sorpresa nemica fu sanguinosamente sventato dalla nostra artiglieria e da riparti d’«arditi» che
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Un reparto nemico che tentava avvicinarsi alle nostre linee sul Monte Asolone, prontamente contrattaccato volse in fuga, lasciando alcuni prigionieri
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Nella regione del Monte Grappa, la notte sul 18, l’avversario tentò attacchi preparati da violento tiro d’artiglieria contro le nostre posizioni ad
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Tentativi di riparti di assalto avversari fallirono dinanzi alle nostre linee a sud di Mori, a Monte Corno (Vallarsa) a nord del Grappa e ad oriente
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Una piccola guardia nemica venne annientata sulle pendici nord del Monte Tomba. Catturammo qualche prigioniero.
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Nelle Giudicarie una nostra pattuglia fugò a colpi di bombe a mano nuclei nemici in ricognizione sulle pendici del Monte Nozzolo.
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